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Pittule salentine


Le “pittule” fanno parte dell’antica tradizione culinaria salentina, tramandata dalle nonne. Vengono preparate per ogni vigilia di festa soprattutto durante il periodo invernale, ma ormai le proponiamo tutto l’anno anche d’estate per i nostri turisti. Questa tipica frittella fatta solo di farina, acqua e lievito può essere condita con diversi alimenti, gamberetti, calamari, baccalà, verdure come cavolfiore o alla pizzaiola (olive, porro, capperi, pomodorini).

Il segreto per ottenere una pastella perfetta è quello di lavorarla molto e poi farla riposare, bisognerebbe prepararla circa 2h prima di friggerle, e di tanto in tanto sbatterla con una forchetta e lasciarla respirare, ha bisogno di molta cura. Invece di usare il lievito di birra si può usare dell’acqua minerale frizzante freddissima, questo renderà le pittule croccanti e leggere.


Ingredienti: -1 Kg di farina,

-1,5 cubetti di lievito di birra,

-acqua, sale.


Preparazione: Si amalgamano gli ingredienti sino ad ottenere un impasto molto liquido che si lascia lievitare per almeno due ore in ambiente tiepido. Con l’aiuto di un cucchiaino si prende a poco a poco la pasta, che avrà una forma sferica e la si frigge in olio di oliva bollente. Potrebbe essere utile bagnare di tanto in tanto il cucchiaino per evitare che l’impasto si appiccichi. Si possono mangiare inzuppate nel mosto di vino cotto o nel miele.

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