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Fiori d'ulivo


In primavera iniziano a crescere i primi germogli fino a creare le mingole, gruppi di 10–15 infiorescenze a grappolo; quest'ultima fase è detta mingolatura.

La mignolatura ha il culmine in piena primavera, momento in cui le infiorescenze restano ancora chiuse, ma sono bene evidenti perché completamente formate.

Da maggio alla prima metà di giugno, secondo la varietà e la regione, ha luogo la fioritura, piuttosto abbondante.

In realtà, però, la percentuale di fiori che porteranno a compimento la fruttificazione è ridottissima, generalmente inferiore al 2%. Questo perché l'impollinazione è anemofila, cioè il mezzo di dispersione è il vento; ciò spiega la necessità di grandi quantità di fiori e di polline.


Solo in seguito, da metà maggio alla prima metà di giugno, secondo la varietà e la zona, ha luogo la fioritura. I fiori dell’olivo sono bianchi, piccoli e privi di profumo.


Alla fioritura segue l'allegagione, in linea di massima dalla metà di giugno. In questa fase la corolla appassisce e si secca persistendo fino a quando l'ingrossamento dell'ovario ne provoca il distacco. La percentuale di allegagione è molto bassa, inferiore al 5%, pertanto in questa fase si verifica un'abbondante caduta anticipata dei fiori (colatura). Si tratta di un comportamento fisiologico dal momento che la maggior parte dei fiori ha lo scopo di produrre il polline. Sulla percentuale di allegagione possono incidere negativamente eventuali abbassamenti di temperatura, gli stress idrici e i venti caldi. Ecco perché le piogge abbondanti in questo periodo possono essere dannose, perché ostacolano l’impollinazione, non facendo volare il polline o spaccandolo per la forte idratazione.


Ha inizio nel mese di luglio, e si protrae orientativamente fino agli inizi di agosto, "l'indurimento del nocciolo", la fase in cui i frutti iniziano finalmente a crescere.

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